Un frutteto per mettersi alla prova

 Mi chiamo Andrea, e nella vita oltre all'attività di fotografo professionista sono operatore nel sociale.

 Sono venuto a conoscenza del progetto “Terre AbbanDonate” tramite Alfredo Sunder, un agronomo che collabora con Let Eat Bi. Mi sono iscritto perchè ero alla ricerca di frutteti.

"Credo che un'iniziativa del genere risponda anche all’esigenza “affettiva” di molte famiglie che, eredi di terreni di cui non possono occuparsi, vedono continuare in qualche modo le attività dei parenti di cura della terra"

Ho trovato un terreno con un frutteto “anziano”, con una discreta varietà di alberi da frutto – non adatto ovviamente ad una coltivazione di tipo intensivo – che si è rivelato molto interessante per sperimentare un'attività di recupero e di mantenimento e per mettermi alla prova in prima persona.

 

E’ stato impegnativo, si è trattato soprattutto di recuperare gradualmente piante vecchie, per qualche tempo abbandonate. Ho dovuto fare i conti soprattutto con il meteo e con qualche sperimentazione naturale per rafforzare le piante stesse. Ho incontrato alcune difficoltà di gestione logistica del terreno, come accade ad ogni coltivatore: l’assenza di acqua e l’altezza notevole di alcune piante ad esempio.

Nonostante tutto, il terreno e i suoi “abitanti” mi hanno dato non solo impegno ma anche soddisfazioni.

Sono stato uno dei primi ad iscrivermi, quando ancora non esisteva il sito. Credo nella rete, nel recupero delle tradizioni, degli spazi, e del saper fare. Per questi motivi l’ho trovato un progetto interessante fin da subito.

 

Le potenzialità di “Terre AbbanDonate” sono molte: si tratta di una rete sviluppabile, di un progetto innovativo che favorisce anche il recupero dei saperi, delle tradizioni, del senso di appartenenza ad una comunità fondata sull’aiuto reciproco.

Ovviamente non mancano le criticità: la diffidenza dei proprietari a prendere parte allo scambio, ma anche – più in generale - la sostenibilità economica della produzione agricola.

 

Credo che un'iniziativa del genere, con tutte le sue criticità e potenzialità, possa rivelarsi utile in molte realtà territoriali, non sono in quelle marginali. Inoltre risponde all’esigenza “affettiva” di molte famiglie che, eredi di terreni di cui non possono occuparsi, vedono continuare in qualche modo le attività dei parenti di cura della terra.

 

E’ comunque un’esperienza che rifarei e che consiglierei, sia per mettersi alla prova, sia per dare il proprio contributo alla terra.


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"Terre AbbanDonate"

è un progetto dell'associazione Let Eat Bi - Il Terzo Paradiso in terra biellese

Tel: 015 28400

terreabbandonate@gmail.com

Cittadellarte - Fondazione Pistoletto

Via Serralunga 27, 13900 Biella

 

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